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Fight Club del Cancro al Polmone: alcune innovazioni che stanno ridefinendo i risultati per i pazie

Il tumore al polmone, il secondo tipo di cancro più comune e il più letale a livello mondiale, continua a essere un problema sanitario importante che colpisce milioni di persone. Con il suo impatto devastante sui pazienti e sulle loro famiglie, la ricerca di soluzioni innovative per migliorare l'assistenza ai pazienti non è mai stata così pressante.


Il 22 settembre, la Fondazione Champalimaud presenta la prima edizione del Lung Cancer Fight Club, un evento dedicato a riunire i colleghi che lavorano nell'ambito del cancro al polmone. L'obiettivo è quello di incoraggiare un dibattito stimolante su temi importanti, tra cui la prevenzione, la diagnosi precoce, la diagnostica e la terapia, al fine di contribuire all'avanzamento delle politiche e degli interventi di sanità pubblica, nonché di fornire una migliore assistenza ai nostri pazienti.


In vista di questa conferenza, riteniamo che sarebbe un'ottima occasione per condividere alcuni spunti di riflessione, raccolti da 2Logical, da parte di 4 medici che lavorano nel campo del tumore al polmone, sulle ultime innovazioni che stanno trasformando l'assistenza ai pazienti.


Sebbene il numero di casi di tumore polmonare sia in aumento, in questo campo dell'oncologia si sta sviluppando una quantità significativa di innovazioni. L'innovazione non riguarda solo gli stadi avanzati della malattia, come avviene di solito, ma anche gli stadi iniziali. Questi progressi hanno il potenziale per cambiare radicalmente il modo in cui questa malattia viene trattata.


Progressi nel panorama dei trattamenti per la malattia precoce

David Araújo, MD e Encarnação Teixeira, MD, esperti in pneumologia, sottolineano i risultati rivoluzionari dello studio ADAURA, evidenziando l'impatto significativo dell'uso di Osimertinib come trattamento adiuvante nei pazienti con NSCLC EGFR+ di stadio Ib-IIIa. Questo studio rivela che il trattamento adiuvante con osimertinib offre una notevole riduzione del ≈50% del rischio di mortalità nei pazienti EGFR+ completamente resecati. Questo metodo non solo prolunga la vita, ma aumenta anche la malattia libera da progressione, contribuendo al miglioramento del paradigma di trattamento del tumore al polmone.


In linea con ciò, il ruolo dell'immunoterapia nel carcinoma polmonare in fase iniziale sta diventando sempre più significativo. La Dott.ssa Filipa Macedo, assistente ospedaliera presso il Centro Hospitalar de Setúbal, cita studi come IMPower010 e Keynote-091, in cui l'immunoterapia adiuvante ha avuto un impatto significativo sui tassi di sopravvivenza nella malattia in fase iniziale. Inoltre, la crescente importanza dell'uso dell'immunoterapia in fase neoadiuvante è stata dimostrata anche dagli studi clinici CheckMate816 e NADIM. Anche gli studi AEGEAN e IMpower030 hanno dimostrato il valore dell'introduzione dell'IO sia in fase neoadiuvante che adiuvante. Tuttavia, l'approccio più appropriato all'immunoterapia, per ogni specifico paziente, resta ancora da definire.



I cambiamenti nel trattamento del tumore al polmone

La Dott.ssa Fernanda Estevinho, oncologa presso l'Ospedale Pedro Hispano di Matosinhos, sottolinea l'approccio proattivo adottato da PULMONALE, nell'ambito del quale è stato ideato un progetto pilota di screening per individuare il tumore al polmone nella sua fase più precoce, offrendo una possibilità vitale di intervento precoce. L'approvazione da parte dell'Agenzia Europea dei Medicinali del trattamento neoadiuvante con nivolumab e chemioterapia per pazienti selezionati con NSCLC PD-L1 ≥ 1% ha inoltre dimostrato una riduzione del rischio di morte, con un impatto sulla traiettoria della malattia per questi pazienti.


Nella lotta senza tregua contro il tumore al polmone, queste intuizioni e innovazioni trasformative contribuiscono ulteriormente ad aumentare l'aspettativa e la qualità di vita dei pazienti affetti da questa malattia. Grazie alla convergenza di terapie mirate, immunoterapia e interventi precoci, il panorama della cura del tumore al polmone continua a evolversi. Un aumento degli investimenti promozionali del 37,1% in Portogallo, Spagna e Italia e del numero di studi clinici in questo campo, evidenzia l'impegno delle aziende sanitarie e farmaceutiche nel continuare a migliorare l'assistenza ai pazienti nel campo del cancro al polmone.


 

A sostegno di queste intuizioni, Inês Piçarra, Manager del dipartimento Business Insights di 2Logical, con oltre 15 anni di esperienza negli studi sul cancro al polmone, ritiene che "questa innovazione è già evidente negli studi che abbiamo condotto. Ora ci si concentra in modo significativo sugli stadi più precoci della malattia, in particolare negli studi per valutare il trattamento raccomandato in fase adiuvante e neoadiuvante. Questi studi stanno già mostrando cambiamenti efficaci nell'approccio terapeutico per questi pazienti. In base al feedback di diversi medici, potremo presto guardare al trattamento dei pazienti affetti da tumore al polmone con molto più ottimismo".


Inoltre, Inês sottolinea l'ottimismo espresso da diversi medici riguardo all'implementazione degli screening in un'area in cui, purtroppo, la maggior parte delle diagnosi avviene in una fase avanzata della malattia.

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